12 marzo 2019

Granfondo don Guanella. Evans, Chiappucci, Conti e Santambrogio: “Nessuno manchi”


Alla cascina di Valmadrera la presentazione della competizione ciclistica di domenica 14 aprile. Previsti due percorsi
La conferenza stampa di presentazione della Granfondo don Guanella del 14 aprile.
di Claudio Bottagisi
Quattro ex corridori professionisti, quattro campioni di un passato non lontanissimo per il “battesimo” dell’edizione 2019 della Granfondo don Guanella, che si disputerà domenica 14 aprile e che si preannuncia, come e più ancora delle due precedenti edizioni, altamente spettacolare e suggestiva.

Una sfida lungo le sponde del Lario fino alla vetta del Ghisallo, autentico tempio del ciclismo eroico, per poi lanciarsi in una vorticosa discesa fino al lago e da lì proseguire attraverso i colli più belli della Brianza fino ad arrivare al traguardo, che sarà posto a Cascina don Guanella di Valmadrera, luogo d’incontro ideale tra sport e solidarietà. E tra lavoro e accoglienza.
Da sinistra Mauro Santambrogio, Claudio Chiappucci, Tino Conti e Cadel Evans.
Quattro ex corridori professionisti da tempo amici di "Casa don Guanella" di Lecco e del responsabile della comunità educativa, don Agostino Frasson. E’ stato lui ad annunciare martedì 12 marzo la prima novità della Granfondo di quest’anno, ossia i due percorsi - uno di 105 chilometri, l’altro di 63 - con partenza alle 8.30 dal lungolago di Malgrate e arrivo dei ciclisti in gara sul percorso breve intorno alle 10.20 e dei corridori iscritti al percorso lungo alle 11.40.
A mezzogiorno “pasta party” in cascina, seguito dalla cerimonia di premiazione e, alle 16.30, dalla celebrazione della messa.
Charity partner della Granfondo don Guanella saranno la Fondazione Mediolanum e la “Fondazione Vittorio Polli e Anna Maria Stoppani”.
Don Agostino Frasson con Cadel Evans.
Quattro ex corridori professionisti, si è detto, hanno tenuto a battesimo la competizione del 14 aprile. “Cadel Evans, Claudio Chiappucci, Mauro Santambrogio e Tino Conti sono oggi con noi in questa conferenza stampa - ha detto don Agostino Frasson - perché credono nel nostro progetto e vogliono aiutarci ad attuarlo. Qui funzionerà un agriturismo in grado di proporsi come luogo di formazione e orientamento e di diffusione delle competenze e capace di creare professionalità a favore di soggetti in condizioni svantaggiate”.
Da sinistra Santambrogio, Chiappucci e Conti.
E’ un progetto oltremodo significativo, quello in fase di avanzata attuazione in località Piazza Rossè. Verrà sempre più incrementata e messa in sicurezza la produzione di ortaggi e piccoli frutti, della vite e degli ulivi, dei luppoli e dei cereali. E si porterà a regime una serie di attività di trasformazione e commercializzazione in grado di creare valore economico aggiunto e nuovi posti di lavoro: la produzione di birra contadina, del vino e dell’olio, degli insaccati e dei formaggi, del miele e delle conserve, del pane e delle verdure essiccate, della carne e delle uova, fino ad arrivare a offrire veri e propri servizi di ristorazione e accoglienza a favore del turismo in bicicletta.
“E’ vero, qui a Valmadrera sta nascendo qualcosa di grande - ha confermato Tino Conti - e non è un caso che sia il ciclismo a farla da padrone. Lo sport del pedale, infatti, unisce ed è di per sé sinonimo di solidarietà. Il ciclismo è fatica ed è per persone umili, capaci di dare anche più di quel che ci si potrebbe aspettare”.
“Il mio soprannome è “el diablo”, il diavolo - ha detto Claudio Chiappucci - e quando ho incontrato sulla mia strada don Agostino ho subito pensato che lui era… l’acqua santa. Ho seguito l’evolversi di questo meraviglioso progetto e mi piace farne parte e condividerlo”.
Mauro Santambrogio (a sinistra) e Claudio Chiappucci.
“Noi ci siamo conosciuti nel febbraio 2014”, ha affermato subito dopo Cadel Evans, che poi, rivolto direttamente al responsabile di “Casa don Guanella” ha detto simpaticamente: “Soltanto tu potevi essere così folle da pensare di riuscire a fare tutto questo”. “Io dallo sport ho avuto molto - ha aggiunto l’ex campione australiano - e adesso mi piace dare qualcosa del mio tempo e delle mie energie a progetti che vanno nella direzione perseguita dalla comunità educativa di don Agostino”.
“Tre anni fa qui c’era poco o nulla - ha osservato Mauro Santambrogio, professionista dal 2004 al 2015, vincitore in carriera della Tre Valli Varesine del 2009 - e mi piace guardare con simpatia a questa esperienza e dare anche il mio aiuto”.
Poi Evans, Chiappucci, Santambrogio e Conti, oltre naturalmente a don Agostino, hanno dato a tutti appuntamento per il 14 aprile, il giorno della terza Granfondo don Guanella.


Nessun commento:

Posta un commento