Alla cascina di
Valmadrera la presentazione della competizione ciclistica di domenica 14 aprile. Previsti due percorsi
La conferenza stampa di presentazione della Granfondo don Guanella del 14 aprile. |
di Claudio Bottagisi
Quattro
ex corridori professionisti, quattro campioni di un passato non lontanissimo
per il “battesimo” dell’edizione 2019 della Granfondo don Guanella, che si
disputerà domenica 14 aprile e che si preannuncia, come e più ancora delle due precedenti
edizioni, altamente spettacolare e suggestiva.
Una
sfida lungo le sponde del Lario fino alla vetta del Ghisallo, autentico tempio
del ciclismo eroico, per poi lanciarsi in una vorticosa discesa fino al lago e da
lì proseguire attraverso i colli più belli della Brianza fino ad arrivare al
traguardo, che sarà posto a Cascina don Guanella di Valmadrera, luogo d’incontro
ideale tra sport e solidarietà. E tra lavoro e accoglienza.
Da sinistra Mauro Santambrogio, Claudio Chiappucci, Tino Conti e Cadel Evans. |
Quattro
ex corridori professionisti da tempo amici di "Casa don Guanella" di Lecco e del responsabile
della comunità educativa, don Agostino Frasson. E’ stato lui ad annunciare
martedì 12 marzo la prima novità della Granfondo di quest’anno, ossia i due
percorsi - uno di 105 chilometri, l’altro di 63 - con partenza alle 8.30 dal
lungolago di Malgrate e arrivo dei ciclisti in gara sul percorso breve intorno
alle 10.20 e dei corridori iscritti al percorso lungo alle 11.40.
A
mezzogiorno “pasta party” in cascina, seguito dalla cerimonia di premiazione e,
alle 16.30, dalla celebrazione della messa.
Charity
partner della Granfondo don Guanella saranno la Fondazione Mediolanum e la “Fondazione
Vittorio Polli e Anna Maria Stoppani”.
Don Agostino Frasson con Cadel Evans. |
Quattro
ex corridori professionisti, si è detto, hanno tenuto a battesimo la
competizione del 14 aprile. “Cadel Evans, Claudio Chiappucci, Mauro Santambrogio
e Tino Conti sono oggi con noi in questa conferenza stampa - ha detto don
Agostino Frasson - perché credono nel nostro progetto e vogliono aiutarci ad
attuarlo. Qui funzionerà un agriturismo in grado di proporsi come luogo di
formazione e orientamento e di diffusione delle competenze e capace di creare professionalità
a favore di soggetti in condizioni svantaggiate”.
Da sinistra Santambrogio, Chiappucci e Conti. |
E’
un progetto oltremodo significativo, quello in fase di avanzata attuazione in
località Piazza Rossè. Verrà sempre più incrementata e messa in sicurezza la
produzione di ortaggi e piccoli frutti, della vite e degli ulivi, dei luppoli e
dei cereali. E si porterà a regime una serie di attività di trasformazione e
commercializzazione in grado di creare valore economico aggiunto e nuovi posti
di lavoro: la produzione di birra contadina, del vino e dell’olio, degli
insaccati e dei formaggi, del miele e delle conserve, del pane e delle verdure
essiccate, della carne e delle uova, fino ad arrivare a offrire veri e propri
servizi di ristorazione e accoglienza a favore del turismo in bicicletta.
“E’
vero, qui a Valmadrera sta nascendo qualcosa di grande - ha confermato Tino
Conti - e non è un caso che sia il ciclismo a farla da padrone. Lo sport del
pedale, infatti, unisce ed è di per sé sinonimo di solidarietà. Il ciclismo è
fatica ed è per persone umili, capaci di dare anche più di quel che ci si
potrebbe aspettare”.
“Il
mio soprannome è “el diablo”, il
diavolo - ha detto Claudio Chiappucci - e quando ho incontrato sulla mia strada
don Agostino ho subito pensato che lui era… l’acqua santa. Ho seguito l’evolversi
di questo meraviglioso progetto e mi piace farne parte e condividerlo”.
Mauro Santambrogio (a sinistra) e Claudio Chiappucci. |
“Noi
ci siamo conosciuti nel febbraio 2014”, ha affermato subito dopo Cadel Evans,
che poi, rivolto direttamente al responsabile di “Casa don Guanella” ha detto
simpaticamente: “Soltanto tu potevi essere così folle da pensare di riuscire a
fare tutto questo”. “Io dallo sport ho avuto molto - ha aggiunto l’ex campione
australiano - e adesso mi piace dare qualcosa del mio tempo e delle mie energie
a progetti che vanno nella direzione perseguita dalla comunità educativa di don
Agostino”.
“Tre
anni fa qui c’era poco o nulla - ha osservato Mauro Santambrogio, professionista
dal 2004 al 2015, vincitore in carriera della Tre Valli Varesine del 2009 - e mi
piace guardare con simpatia a questa esperienza e dare anche il mio aiuto”.
Poi
Evans, Chiappucci, Santambrogio e Conti, oltre naturalmente a don Agostino,
hanno dato a tutti appuntamento per il 14 aprile, il giorno della terza
Granfondo don Guanella.
Nessun commento:
Posta un commento