Stasera nella
sede di Confartigianato Imprese Lecco l’incontro con la giornalista e
scrittrice e con il professor Antonio Ardizzoia, direttore di Oncologia dell’ASST
lecchese
Anna Savini, giornalista e scrittrice. |
(C.Bott.) C’è attesa per l’appuntamento di questa
sera nella sede di Confartigianato Imprese Lecco, in via Galileo Galilei 1, con
la giornalista e scrittrice Anna Savini, che con inizio alle 20.30 sarà ospite
dell’incontro “Buone ragioni per restare in vita”. Con lei, il professor
Antonio Ardizzoia, direttore di Oncologia dell’ASST di Lecco.
Anna
Savini racconterà la storia della sua malattia e di come l’abbia saputa
affrontare con forza e ironia.
Alla
serata, nata all’interno del progetto nazionale “Quality of life” promosso dall’Associazione
professionale estetica oncologica e patrocinato da Confartigianato e Regione
Lombardia, insieme a numerose associazioni che si occupano di salute, prenderà
parte anche la presidente di Apeo, Carolina Ambra Redaelli.
Va
ricordato che per tutto il mese di marzo le estetiste Apeo aprono i loro centri
per donare ai pazienti in terapia oncologica un trattamento estetico corpo o
viso (prenotazioni aperte chiamando il numero unico 02-87.36.00.93).
Confartigianato
Imprese Lecco sostiene l’iniziativa rilanciando l’invito a sottoscrivere l’appello
“Qualità di vita, diritto del paziente oncologico”, per la creazione di
condizioni e per il mantenimento dello stile e qualità di vita, a livello
personale, familiare e sociale del paziente, la formazione delle estetiste da
parte di professionisti sanitari del settore oncologico, la creazione di un
network istituzionale di operatori qualificati in grado di effettuare dei
trattamenti di bellezza e benessere migliorativi dello stato psico-fisico del
paziente e sinergici con la terapia antitumorale che sta seguendo.
L’incontro di questa sera, che sarà moderato da
Barbara Gerosa, è a ingresso libero. Gli organizzatori chiedono peraltro di
segnalare la presenza all’indirizzo e-mail ufficiostampa@artigiani.lecco.it,
oppure telefonando allo 0341-250.200.
Piace in conclusione riportare un passaggio di quanto
scritto nei mesi scorsi da Anna Savini riguardo al suo libro. “Era da quando
avevo 14 anni che sognavo di scriverlo. Iniziavo, ma poi c’era sempre qualcuno
che pubblicava qualcosa di simile a quello che stavo scrivendo io e allora mi
interrompevo. Invece questo l’ho finito. E’ la storia una ragazza con la
testa piena di sogni che un giorno si ammala e si domanda come mai ha perso
così tanto tempo”.
Poi ancora: “L’ho scritto di getto e si legge d’un
fiato. In alcuni passaggi fa anche ridere. Io infatti non leggevo (e non leggo
ancora ora) i libri sulle malattie, sui tumori, sulle cose tristi, perché
somatizzo e mi deprimo. Quindi non potevo scrivere un libro triste o noioso. Si
intitola “Buone ragioni per restare in vita” perché ne servono tante per
sopportare la chemio e i suoi effetti collaterali”.
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