I suoi genitori
Ombretta e Davide hanno costituto nel 2018 un’associazione a favore della
ricerca scientifica. Venerdì 22 se ne parlerà in un incontro in sala Ticozzi a
Lecco
di Claudio Bottagisi
“Ciao,
mi chiamo Martin, ho 3 anni e vivo a Mandello Lario, in provincia di Lecco. Quando
avevo 6 mesi ho fatto un intervento al cuoricino e ora sto bene. Ho deciso di
fondare questa associazione insieme ai miei genitori Ombretta e Davide perché
voglio provare a migliorare grazie alla ricerca scientifica la mia vita e
quella delle persone che come me hanno la sindrome di Down. Sono convinto che
cercare di migliorare i problemi che causa questa sindrome non vuol dire non
accettarsi. Infatti il desiderio di migliorarsi è un sano obiettivo che ogni
essere umano dovrebbe perseguire per poter esprimere al massimo le proprie
potenzialità. Sono certo che sarà un
viaggio meraviglioso ma anche difficile, perché la ricerca scientifica ha
bisogno dei suoi tempi, certamente non brevi, ma se ben sostenuta questi tempi potranno
ridursi di molto”.
Inizia
così l’ideale “lettera aperta” con cui Martin Orio si presenta alla
cittadinanza, illustrando scopi e finalità dell’associazione “Vola con Martin
oltre il 21”, costituita lo scorso anno nella convinzione che la ricerca
scientifica possa dare una svolta decisiva nell’identificare cure innovative
quali ad esempio quelle che mirano alla riduzione o, nella migliore delle
ipotesi, a eliminare il deficit intellettivo sempre presente.
Vi
sono altre ricerche in atto che si propongono di trovare soluzioni ai vari deficit
che si manifestano nelle persone con sindrome di Down. “Scopo finale di ogni ricerca
- dicono mamma Ombretta e papà Davide - è quello di favorire una maggiore
autonomia, con conseguente miglioramento della qualità della vita”.
Mamma Ombretta e papà Davide con il piccolo Martin. |
Quali,
dunque, gli obiettivi dell’associazione? La divulgazione della ricerca
scientifica tra le famiglie da attuarsi attraverso momenti di incontro con gli
operatori sanitari per uno scambio proficuo di esperienze di cura; motivare gli
operatori del settore sanitario nella creazione di nuovi progetti e nel
promuovere quelli già esistenti; sostenere economicamente i progetti di ricerca
per una concreta e più rapida realizzazione.
“Ogni
tanto - si legge sempre nella “lettera” di Martin - mi domando: Potrò
beneficiarne? E lo sapete qual è la mia risposta? Che non importa, perché
sapere che altri bimbi potranno avere una vita più semplice mi renderà comunque
felice e orgoglioso. Infine mi auguro che in questo lungo viaggio incontrerò
tanti amici con i quali condividere molte esperienze, emozioni e successi. La
vita è meravigliosa e vale sempre la pena viverla pienamente. Vi abbraccio tutti
e conto sul vostro aiuto”.
Il gruppo di ricerca sperimentale. Terzo da sinistra il professor Pierluigi Strippoli. |
Una
strada verso la scoperta di una cura per la disabilità intellettiva nella
sindrome di Down è rappresentata dal cosiddetto “progetto Genoma 21”. La
ricerca, guidata dal professor Pierluigi Strippoli e dalla dottoressa Lorenza
Vitale, docenti di Biologia applicata presso l’Università di Bologna, si ispira
al pensiero scientifico del professor Jérôme Lejeune, il quale dimostrò che la
causa della sindrome di Down è dovuta alla presenza di una terza copia del
cromosoma 21 (invece delle normali due).
La
prima ricerca scientifica che l’associazione “Vola con Martin oltre il 21” intende
supportare è appunto quella del professor Strippoli e del suo gruppo, che ad
oggi hanno identificato una “regione critica” per la sindrome di Down sul
cromosoma 21, un piccolo segmento che si estende per meno di un millesimo del
cromosoma e che non contiene geni conosciuti. Questa regione è sempre presente
in tre copie nei bambini con trisomia completa.
I
bimbi con “trisomia parziale” hanno soltanto una parte del cromosoma 21 aggiuntivo.
Manifesteranno la sindrome se la regione critica vi è presente, mentre ciò non
avverrà se in questa terza copia incompleta del cromosoma tale regione è
assente.
Di
“Ricercare per curare - Il ruolo della ricerca biomedica al tempo della
manipolazione dell’uomo” si parlerà venerdì 22 febbraio a Lecco in un incontro che
si terrà presso la sala Ticozzi di via Ongania con inizio alle ore 21.
Interverrà
il professor Pierluigi Strippoli, il quale esporrà i suoi studi. A introdurre il
relatore sarà Gianluca Bezzi, presidente del Centro culturale”Alessandro
Manzoni”, che ha promosso l’incontro unitamente all’associazione “Vola con
Martin oltre il 21”.
I
genitori di Martin porteranno la loro testimonianza.
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