Gazzinelli,
Marcelli e Scanagatta: “Il peggior quinquennio della storia amministrativa del
nostro paese”
(C.Bott.) Colpo di scena a Lierna a pochi mesi
dal voto amministrativo per l’elezione del nuovo consiglio comunale. Corrado
Rumi, assessore fin dal 2009 e dal 2014 con deleghe all’Urbanistica, all’edilizia
privata, ai lavori pubblici e all’energia, lascia la giunta guidata dal sindaco
Edoardo Zucchi, pur restando in consiglio comunale.
Nell’esecutivo
liernese, con le stesse deleghe a suo tempo assegnate a Rumi, entra Vito Zotti,
classe 1962, capogruppo di maggioranza.
Non
si è fatta attendere, com’era da prevedere, la reazione di Simona Gazzinelli, Nunzio
Marcelli e Luigi Scanagatta, consiglieri di “Vivere Lierna”.
“Dopo
il susseguirsi di ben quattro segretari comunali, le dimissioni del vicesindaco
e assessore Andrea Santini (novembre 2017, eletto con 58 voti di preferenza nel
2014) sostituito dal consigliere comunale Silvano Stefanoni (eletto con 14 voti
di preferenza sempre cinque anni fa), le dimissioni di altri due consiglieri
della maggioranza consiliare e la successiva surroga - osservano i tre
esponenti della lista civica di minoranza - erano giunte le dimissioni di un terzo
consigliere di maggioranza”.
“Ma
non è finita qui - aggiungono - Dopo l’esaurirsi dei consiglieri comunali di
“ricambio” e disponendo di soli quattro consiglieri comunali e tre membri della
Giunta, ecco, a pochi mesi dalle elezioni amministrative, le dimissioni dell’assessore
all’Urbanistica, edilizia privata, lavori pubblici e responsabile del servizio delegato,
architetto Corrado Rumi. L’ex assessore in questi ultimi tre mesi si era
impegnato per far vedere che qualcosa, sulla carta, è stato fatto e avrebbe
potuto raccogliere un pochino di quello che ha seminato. Invece il 2 febbraio scorso
se n’è andato, pur mantenendo la carica di consigliere”.
“Cosa
sarà successo - si chiedono Gazzinelli, Marcelli e Scanagatta - se in poco
tempo Rumi è passato da probabile candidato sindaco e assessore “di peso”, “impegnato
”, a consigliere “disoccupato”? Sarà colpa del Pd, dei 5 Stelle, della Lega o
della lista civica “Vivere Lierna”? Molti, in
verità, l’avevano più volte pronosticato, ma dopo 5 anni di
amministrazione questo sindaco, per quanto ha fatto per il paese e per come ha
gestito la “sua” maggioranza e il consiglio comunale, si è rivelato un disastro
quasi totale”.
Quindi una considerazione: “Considerato quanto sopra, e non certo per motivi
personali, abbiamo chiesto in più occasioni che il sindaco, rappresentando il
36% degli elettori, cambiasse un certo modo e un certo metodo e prestasse la
dovuta attenzione per il 46% dei votanti che nel 2014 hanno scelto la lista
civica “Vivere Lierna”, ma non siamo stati mai ascoltati. Abbiamo anche chiesto
che rinunciasse, o almeno dimezzasse l’indennità mensile (1.300 euro al mese,
78.000 euro in cinque anni) ma non siamo stati ascoltati. Pazienza!”.
Gazzinelli,
Marcelli e Scanagatta concludono: “Lierna ha però pagato tanto anche per questo
limite e per questo modo di non fare quello che un sindaco di tutti e di un piccolo
paese avrebbe dovuto fare”.
Nessun commento:
Posta un commento