“Considerate
le difficoltà economiche e sociali in cui versa il Paese, tanti comuni sono
attenti alle famiglie in difficoltà, rinunciano all’addizionale comunale Irpef
che noi liernesi paghiamo ogni anno (circa 140mila euro), a Mandello diminuiscono
la tassa sui rifiuti e altri comuni diminuiscono le tasse sulla pubblicità. Invece
noi di Lierna non rinunciamo all’Irpef e “ingrassiamo” il conto comunale e non diminuiamo
le tasse sui rifiuti (abbiamo anche rinunciato alla tariffa puntuale fatta per
riciclare di più e pagare di meno). Non solo poi non diminuiamo le tasse sulla
pubblicità, ma dal 1° gennaio 2019 le aumentiamo del 50% sui diritti pubbliche affissioni,
imposta pubblicità ordinaria effettuata con veicoli di proprietà dell’impresa,
con pannelli luminosi, effettuata con proiezioni, pubblicità varia con
striscioni, mediante distribuzione di volantini e altro materiale, a mezzo
apparecchi amplificatori e simili”.
A
Lierna i consiglieri comunali di minoranza Simona Gazzinelli, Nunzio Marcelli e
Luigi Scanagatta fanno sentire la loro voce a una settimana di distanza dalla dura
presa di posizione successiva alle dimissioni dell’assessore Corrado Rumi.
In
una loro nota i tre esponenti della lista civica “Vivere Lierna” scrivono: “Dal
1° gennaio, dopo aver aumentato i costi per le pratiche e per altro, aumentiamo
i costi di costruzione: da 357,36 euro al metro quadrato del 2008 si passa a
416,34 euro sempre al metro quadrato (+ 58,98 euro in 10 anni) e aumentiamo le
tariffe per le lampade cimiteriali, per il primo allaccio e l’illuminazione
elettrica di tombe, ossari, colombari e cappelle”.
“Se
da una parte - aggiungono i tre esponenti di opposizione - il consistente avanzo d’amministrazione
accumulato in questi anni diminuisce in previsione delle prossime elezioni di
maggio per tentare di rimediare, in fretta e furia, a quello che si era detto
di voler fare ma non si è fatto in dieci anni , dall’altra rinunciamo a entrate
costanti e rilevanti, spendiamo tanti soldi in avvocati e non solo non
diminuiamo le tasse ma le aumentiamo!”.
Infine
una considerazione: “Se i segretari comunali , i consiglieri, vicesindaci e
assessori abbandonano il Comune , anche a soli due mesi dalle elezioni, ci sarà
pure una ragione...”.
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