Mercoledì 13
febbraio il direttore generale Stefano Franchi ha fatto tappa in
provincia di Sondrio e a Sirone
"Impresa
day", il tour di Federmeccanica nelle aziende dei territori italiani a vocazione
manifatturiera e metalmeccanica in particolare fa tappa nelle province di Lecco
e Sondrio con la visita del direttore generale, Stefano Franchi, a due realtà
produttive del settore: la “Carcano Antonio”, con i plant di Andalo Valtellino e Delebio (che si affiancano alla sede
di Mandello) e Costamp Group a Sirone.
Le
visite aziendali di Federmeccanica, organizzate in collaborazione con le associazioni
territoriali e nello specifico con Confindustria Lecco e Sondrio, rappresentano
momenti di confronto che consolidano la community
all’interno del Sistema Confindustria. Ma non solo: obiettivo dell’iniziativa è
anche quello di diffondere ai diversi livelli una maggiore conoscenza
dell'eccellenza delle aziende del settore e, più in generale, il valore della
manifattura.
“Da
tempo Federmeccanica è impegnata, insieme alle associazioni territoriali, ad
essere tra le aziende, per far conoscere e valorizzare le eccellenze della
metalmeccanica, che non solo hanno un grande valore per la nostra economia, con
l’8% del Pil, il 50% dell’export nazionale e non soltanto, ma sono luoghi in
cui si trasmettono importanti valori come l’attenzione verso la persona, la
sostenibilità e la responsabilità sociale - ha detto Stefano Franchi - Oggi
nelle fabbriche si trova non solo la più avanzata tecnologia ma anche la cura
dell’estetica. Insomma un’industria “bella e buona”. Il nostro obiettivo è diffondere
una nuova cultura, aprendo le porte delle nostre fabbriche per fare uscire un
messaggio rivolto a tutti, inclusivo: l’impresa come bene di interesse comune”.
“Per
questo mercoledì 13 febbraio abbiamo dedicato l’intera giornata alle nostre
imprese. #ImpresaDay è un giorno
simbolico in cui ogni minuto viene vissuto nelle imprese e per le imprese. Non
possiamo più permetterci di sprecare neppure un istante. Tutti i nostri sforzi
e tutto il nostro tempo devono concentrarsi su coloro, imprenditori e collaboratori,
che si impegnano quotidianamente per costruire il futuro del Paese”.
“La
visita di Federmeccanica presso la nostra azienda - sottolinea Giorgio
Bertolini, direttore generale della “Carcano Antonio Spa” - rappresenta per
noi, ma anche per le industrie del territorio, un importante momento di
condivisione e ascolto. Il valore delle nostre aziende, frutto di anni di
esperienza e lavoro, deve essere riconosciuto e tutelato dalle nostre
istituzioni, per poter essere competitivi in un mercato internazionale che muta
repentinamente e di continuo. Per “Carcano” è un momento di grande orgoglio
poter aprire i propri plant di
produzione di alluminio all’iniziativa di Federmeccanica Impresa day, un’occasione
rilevante per creare un canale di ascolto delle criticità, ma soprattutto delle
aspirazioni di crescita e sviluppo, le quali possono realizzarsi solo grazie ad
una stretta collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti”.
“Infine
riteniamo centrale - aggiunge Bertolini
- far riscoprire il mondo della fabbrica per renderla interessante ai giovani
talenti, mostrando il suo lato più tecnologico e all’avanguardia”.
“La
giornata proposta da Federmeccanica è stata l’occasione per un confronto, ma
anche per far sentire la voce di un settore come quello metalmeccanico che è di
interesse strategico per il Paese - commenta Marco Corti, presidente e Ceo di “Costamp
Group” - Le sfide di oggi sono sempre più alte e impongono la necessità di
trovare strade che ci consentano di restare sul mercato e continuare a crescere.
Posso dire con orgoglio che “Costamp Group” è di fatto diventato l’unico player a livello mondiale in grado di
offrire soluzioni complete in termini di processi e prodotti per il proprio
ambito di riferimento specifico, e credo che questo sia dovuto anche alla
scelta di costruire la nostra storia su pilastri diversi, dall’affidabilità
alla vicinanza al cliente, passando per gli investimenti in innovazione e
tecnologia”.
“I
territori italiani sono costellati di aziende eccellenti - aggiunge - ma è
necessario che nel Paese si diffonda una maggiore consapevolezza rispetto a
questo, anche per favorire la messa in campo di politiche industriali che
riportino l’impresa al centro”.
“L’Italia
si trova in una fase molto delicata che desta non poche preoccupazioni -
commenta dal canto suo Lorenzo Riva, presidente di Confindustria Lecco e
Sondrio - In questa congiuntura quello che dobbiamo fare è evitare di portare
alla paralisi il sistema produttivo del Paese con l’adozione di politiche
anticicliche, per compensare il rallentamento dell’economia globale che impatta
anche sull’Italia”.
“Provvedimenti che vanno dal decreto dignità al reddito di cittadinanza - afferma sempre Riva - non sono ciò che serve per il rilancio dell’economia. Incontri come quello di mercoledì 13 febbraio sono anche l’occasione per far emergere la voce delle imprese e per ribadire che soltanto puntando sul manifatturiero e il suo sviluppo sarà possibile riagganciare la crescita. E, in questa logica, non ci stanchiamo di sottolineare anche che è necessario aprire i cantieri e sfruttare i fondi già stanziati e incentivare gli investimenti pubblici e privati”.
“Provvedimenti che vanno dal decreto dignità al reddito di cittadinanza - afferma sempre Riva - non sono ciò che serve per il rilancio dell’economia. Incontri come quello di mercoledì 13 febbraio sono anche l’occasione per far emergere la voce delle imprese e per ribadire che soltanto puntando sul manifatturiero e il suo sviluppo sarà possibile riagganciare la crescita. E, in questa logica, non ci stanchiamo di sottolineare anche che è necessario aprire i cantieri e sfruttare i fondi già stanziati e incentivare gli investimenti pubblici e privati”.
“Il
sistema metalmeccanico è un orgoglio italiano e per il nostro territorio, dove
la sua presenza è particolarmente significativa e fondamentale per il benessere
- evidenzia Antonio Bartesaghi, presidente della categoria Merceologica
Metalmeccanico di Confindustria Lecco e Sondrio - Sostenere lo sviluppo del
metalmeccanico è evidentemente strategico, nell’interesse dell’intero sistema
Paese, ed è necessario farlo anche attraverso misure orientate a garantirci
risorse umane adeguatamente formate. Quello della carenza di figure tecniche,
di competenze di ambito tecnico-industriale, è un nodo sempre più grave che
frena la nostra competitività, così come resta un aspetto penalizzante lo
scollamento fra mondo del lavoro e della formazione, che possono essere
ravvicinati anche attraverso un potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro.
Certamente la loro riduzione non giova né ai giovani, che all’uscita dal
percorso formativo si troveranno più lontani dalle logiche del mondo del
lavoro, né alle imprese che hanno bisogno di inserire nuove competenze per il
proprio sviluppo”.
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