(C.Bott.) L’appuntamento è per martedì 22 gennaio,
alle 21, nella chiesa parrocchiale di San Giorgio a Varenna. La
“perla del Centrolago” ospiterà quella sera don Luigi Verdi (nella foto), fondatore e
responsabile della Fraternità di Romena.
Don
Luigi gira l’Italia per portare ovunque i temi e le atmosfere di Romena. Il
tema individuato per il percorso di questo anno 2019 è “Torniamo umani”.
“La
serata del 22 gennaio - dicono gli organizzatori - sarà un’occasione per
guardarsi dentro, per esplorare il nostro modo di vivere e misurare la distanza
dalla sua radice più profonda. E riconoscere così il bisogno di respirare, di
ritrovarsi, di riconoscersi nell’altro, di riabbracciare gli uomini e la vita per
imparare a non smarrire la bussola dell’umanità in questo tempo in cui il
valore di ogni essere umano, la sua assoluta unicità sono spesso messi a
repentaglio, scalfiti e calpestati”.
Come
un fiore di pietra non colto, la pieve di Romena sboccia da quasi 900 anni nel
verde della campagna del Casentino, su una collina che apre lo sguardo sulla
valle, seguendo il percorso di un Arno ancora giovane.
Anticamente
la pieve era un faro sulla pista dei pellegrini che scendevano dal Nord Europa
per dirigersi verso Roma. Poi è stata casa di preghiera per un mondo contadino
che qui si ritrovava per farsi comunità.
Oggi, spopolata la campagna, la pieve
ha trovato una nuova ragione di vita: accoglie le persone che sentono il
bisogno trovare uno spazio di semplicità e di autenticità, riscoprendo il
proprio volto in quello degli altri.
Dal
1991, nel rustico che abbraccia la pieve, la Fraternità di Romena ospita chiunque
voglia mettersi in cammino verso se stesso, offrendo uno spazio di silenzio e
di accoglienza e, insieme, un’opportunità di condivisione e di incontro.
Per
tutti questi viandanti la Fraternità si fa porto di terra, mettendo a
disposizione un attracco dove sostare e “fare casa”, prima di partire di nuovo.
“Cosa
serve davvero per vivere?”, si chiede e ci chiede don Luigi Verdi, fondatore
e responsabile della Fraternità. “Noi - dice - pensiamo che ogni persona abbia bisogno di
almeno tre cose: un pezzo di pane, un po' di affetto e di sentirsi a casa da
qualche parte. Ed è questo che proviamo a offrire a chi passa da qui”.
Nato nel 1958 a San
Giovanni Valdarno, in provincia di Arezzo, don Luigi Verdi ha iniziato il suo cammino di
sacerdote in Casentino, a Pratovecchio.
Nel
1991, dopo una profonda crisi personale e spirituale, ha chiesto al vescovo di
Fiesole di poter realizzare a Romena un’esperienza di fraternità. E’ cominciato
così il cammino di Romena.
In
pochi anni la pieve, che era sporadicamente visitata da qualche gruppo di
turisti e utilizzata da pochi parrocchiani, è divenuta luogo d’incontro per
migliaia di viandanti in cammino verso una qualità di vita più autentica e
verso un tessuto diverso di relazioni.
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