Da Lierna, riceviamo
e pubblichiamo:
Con
questa lettera voglio tornare su una richiesta, non certo personale,
riguardante un intervento adottato da
molti altri Comuni e istituzioni provinciali per risolvere almeno in parte il problema della sicurezza
stradale.
Come
precisa il Dm 6792 del 2001, dovrebbero
essere considerate strade urbane di quartiere
le strade provinciali, statali o extraurbane secondarie che entrano nel
centro urbano. In base a questa affermazione si dovrà considerare il tratto stradale Sp 72 che
attraversa il centro di Lierna come una “ strada urbana”, quindi trovare
soluzioni possibili per risolvere il problema della grande pericolosità che
persiste.
La
facile soluzione, piuttosto pilatesca, prospettata di recente dal consigliere
provinciale con delega alla viabilità e
ai lavori pubblici, Giampietro Tentori, secondo il quale basta mettere il
limite di 50 chilometri orari nel tratto Abbadia Lariana-Colico, non risolve a
mio parere il problema.
Già
esistono cartelli di limite alla velocità che non vengono rispettati dalla maggior
parte degli utenti della strada. E’ quindi una non-soluzione.
La
richiesta di utilizzare “bande sonore” come dissuasori e avvertimento per automobilisti
e motociclisti potrebbe invece essere un modo per ricordare che esistono
punti molto critici sulla Sp 72.
Ma
all’assessore evidentemente non piacciono, pensa che possano disturbare le delicate
orecchie degli abitanti!
E’
forse meglio il rumore assordante di decine di motociclisti che sfrecciano a
100 chilometri orari in curva ? Rumore a volte seguito dalle sirene delle
ambulanze che vanno a raccogliere morti e feriti, risultato di questo meraviglioso… sport?
Se
le bande sonore non sono gradite
all’assessore, si potrebbe pensare a regolari rilevatori della velocità, oppure
agli autovelox.
I dissuasori di velocità offrono un contributo attivo
alla prevenzione degli incidenti stradali: infatti visualizzano tramite un display a led
la velocità del veicolo che sopraggiunge e, in conseguenza di tale rilevazione,
evidenziano un messaggio abbinato di
compiacimento o disapprovazione, o le possibili sanzioni amministrative cui
l’automobilista può incorrere, come ad esempio gli eventuali punti tolti dalla
patente.
E’ importante sottolineare che il dissuasore di velocità ha
una funzione educativa, non sanzionatoria. Tuttavia non
mancano casi in cui il dissuasore sia utilizzato dalla polizia in integrazione
a sistemi autovelox, oppure sia affiancato nelle vicinanze della stessa
pattuglia stradale.
Credo sia più produttivo cercare soluzioni
dibattendo il problema con la cittadinanza invece di chiudere qualsiasi
discorso con frasi del tipo “non ci sono soldi, non abbiamo le risorse per i controlli
diretti” e “con tutta la buona volontà
la strada Sp 72 non è di nostra competenza”, eccetera.
Ma gli altri Comuni e Province come hanno fatto? Forse per
trovare le risorse sono in grado di partecipare e quindi compilare
bandi regionali ? Sanno progettare tenendo conto delle richieste dei
cittadini e dunque svolgere il loro compito con impegno?
Ringrazio per l’ospitalità.
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