(C.Bott.) Sarà una domenica indirettamente nel
segno della Moto Guzzi, quella di domani.
Tra
le 10.15 e le 12.15, infatti, il Museo storico della Casa mandellese dell’Aquila rimarrà
aperto per la visita di un gruppo privato.
In
quella stessa fascia oraria, tuttavia, tutti gli appassionati potranno varcare il cancello rosso della Guzzi e chiunque potrà accedere al museo.
Patrimonio
storico, tecnico e culturale, il Museo della Guzzi raccoglie una collezione di
oltre 150 pezzi espositivi tra moto di serie, moto sportive, prototipi
sperimentali e motori, che si alternano in un percorso temporale a
testimonianza della gloriosa storia di un intramontabile mito italiano e
mondiale.
Nel
Museo sono esposti pezzi unici quale ad esempio la prima motocicletta costruita
da Carlo Guzzi nel 1919, l’unica siglata G.P. (Guzzi-Parodi), accanto ad esemplari
tra i più celebrati al mondo come la straordinaria Otto cilindri 500 del 1957,
nata dal genio di Giulio Cesare Carcano.
L’area
espositiva riservata alle moto di serie è composta da una raccolta di oltre 80
veicoli che, insieme al racconto della storia produttiva dell’Aquila di
Mandello, offrono uno spaccato dell’evoluzione sociale ed economica del nostro
Paese. E’ il caso della mitica Norge del 1928 (la prima “gran turismo” della
storia della motocicletta, progettata da Carlo Guzzi insieme al fratello
Giuseppe), delle Guzzi serie Sport e GT degli anni Trenta, dell’Airone (la moto
di media cilindrata più diffusa in Italia dal ‘39 al ‘57), o del Falcone, sogno
di tutti i motociclisti degli anni Cinquanta.
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