A Mandello, nella chiesa parrocchiale del “Sacro Cuore”, il rito funebre dell’ex vicecomandante della Polizia urbana
(C.Bott.) Il saluto di due agenti della polizia
locale all’esterno della parrocchiale. Poi la benedizione alla salma e il congedo.
Mandello
ha tributato nel pomeriggio di lunedì 14 gennaio l’estremo saluto a Giuseppe
Sacchi, dal 1961 al 1991in servizio alla Polizia urbana, della quale fu
vicecomandante, stimato e apprezzato per la correttezza e il rigore che lo
contraddistinguevano.
A
celebrare il rito funebre, nella chiesa del “Sacro Cuore”, il parroco don
Giuliano Zanotta, il quale introducendo la celebrazione eucaristica ha ricordato
come la comunità cristiana fosse raccolta attorno a Giuseppe e ai suoi
familiari “con il sostegno della fede, indispensabile per superare le prove e
le fatiche che la vita ci riserva”.
All’omelìa
il sacerdote - dopo aver premesso che “ciascuno di noi, a iniziare dai suoi cari,
ha di Giuseppe e del segno da lui lasciato nella comunità un ricordo speciale”
- ha insistito sul concetto secondo cui “noi siamo l’impronta del Signore, il
segno che Dio vorrebbe lasciare”.
“I
cristiani - ha sottolineato don Giuliano - devono distinguersi proprio per
questo dal modo di pensare comune, pur nell’umana fragilità di ciascuno”.
Quindi
un’invocazione e, insieme, un’esortazione: “Affidiamo Giuseppe alla grazia del
Signore e alla sua misericordia. Lui lo accolga nel suo regno come suo vero
discepolo”.
Infine
l’ideale abbraccio dei presenti alla moglie Graziana e ai figli Monica e Mauro.
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