di Claudio Bottagisi
Un
concerto per una festa, quella di Sant’Antonio a Crebbio. Una serata di note e
di canti per lasciare un’impronta di letizia e armonia musicale sull’edizione
2019 della ricorrenza patronale.
Bello
e coinvolgente il concerto e belle le voci risuonate sabato 19 gennaio nella
chiesa parrocchiale della frazione di Abbadia Lariana, per una serata nel segno
della meditazione, della gioia e della poesia. Come dire, le
caratteristiche che contraddistinguono il Coro Aldeia di Castello Brianza
protagonista dell’elevazione musicale e che accomunano i suoi cantori.
“Quella
del canto è una dimensione bella e che fa star bene”, ha detto a ragione il
parroco, don Vittorio Bianchi, introducendo il concerto. “Ed è appunto una
gioia - ha aggiunto rivolgendosi direttamente ai coristi e al loro maestro,
Emanuela Milani - cogliere l’armonia non soltanto che diffondete con i vostri
canti ma che si riscontra anche tra voi”.
Bravi,
allora, i componenti del coro. Brava la flautista Teresa Sormani, che ha
proposto una Ninna nanna di Brahms e
un brano di Nino Rota affiancata sempre al flauto traverso proprio da Emanuela Milani
e da Riccardo Tului alla tastiera. E bravo il corista Guido Nava nell’eseguire due
brani strumentali con il flauto dolce ad ancia doppia denominato “Diana”, una
sorta di cornamusa senza la sacca dal tipico suono pastorale.
Di
indubbia suggestione tutti i brani presentati nel corso della serata: dai primi
canti di preghiera fino a quelli di gioia, culminati nel Joy to the world di Handel.
Emblematico
quanto affermato dal parroco a fine serata. “Questa sera - ha detto don
Vittorio sempre rivolto a coristi e musicisti - avete dato voce a ciò che di più
vero e di più bello ciascuno porta nel proprio cuore”.
Poi
il meritatissimo bis, una ben eseguita Ave
Maria armonizzata dall’indimenticato maestro lecchese Francesco Sacchi.
Nel servizio fotografico di Claudio Bottagisi le immagini dell'elevazione musicale con il Coro Aldeia nella chiesa parrocchiale di Crebbio.
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