L’evento
“Ritorno a Corenno”, che l’altra domenica ha ottenuto tanto successo, regala
anche quest’anno un’interessante mostra che rimarrà aperta nel periodo natalizio
presso la ex filanda della frazione derviese (che da sola merita una visita per
lo stupendo panorama), invitando tutti a girare lungo le scalotte anche per
visitare la ventina di presepi esposti e gli altri allestimenti in alcuni
ambienti suggestivi del borgo.
Il
curatore della mostra, il professor Roberto Pozzi, ha voluto rievocare aspetti
della religiosità popolare e comunitaria a Dervio prima del Concilio Vaticano
II (1963 -1965), mostrare interessanti oggetti legati alla pietà popolare
personale e comunitaria, ricordare come il vissuto religioso permeava e
scandiva i momenti importanti della vita personale (la nascita, l’infanzia, il
passaggio all’età adulta con il matrimonio, la morte) ed evocare come
l’esperienza religiosa cadenzava il percorso dell’anno e della giornata
attraverso le feste dei santi protettori e la liturgia.
La
mostra sarà articolata su vari temi: le feste religiose familiari (battesimo,
Cresima, prima Comunione, matrimonio), le devozioni comunitarie (i tempi del
sacro), i gisöö e le grotte (le
cappellette votive e i luoghi del sacro popolare), le processioni e i funerali
(la continua consacrazione del territorio e l’invocazione festosa dell’aiuto
del divino attraverso il Santissimo, i simulacri della Madonna e dei santi) e i
santi protettori (un santo per ogni richiesta d’aiuto, le feste dei santi che scandiscono
il corso dell’anno).
Per
ogni tema saranno esposte numerose foto d’epoca che approfondiranno gli
argomenti trattati ma che saranno anche l’occasione per ritrovare volti,
momenti e luoghi familiari del tempo passato.
Verranno
esposti anche alcuni oggetti legati alla religiosità popolare che sorprenderanno
non poco i visitatori.
La
mostra resterà aperta il 29
e 30 dicembre e il 2, 3, 4 e 5 gennaio dalle ore 14 alle 16.
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